venerdì 25 aprile 2008

Tradate - Memorial Max, 7ma edizione

25 aprile, bella giornata, limpida e un bel po' calda. La temperatura si fa sentire, sarà forse anche perchè nei giorni passati faceva decisamente freschino.
E' una bella giornata per andare a fare una "garetta" (termine affettuoso, non spregiativo, preso in prestito da Nicola) ed eccomi qui in auto assieme all'amico di sempre, Lo Stambecco. E' anni che corriamo assieme, tra fortune alterne, vittorie e sconfitte. Io più vecchio anagraficamente, lui podisticamente, avendo iniziato un bel po' prima di me. In ogni caso è dai primi anni novanta che si corre assieme. E oggi è San Marco, motivo in più per onorare il doppio onomastico con una bella sgambata.
Stiamo andando a Tadate. Il buon Agostino, conosciuto tramite Podisti.net, ha segnalato questa gara e noi abbiamo accolto l'invito.
Arrivati velocemente a destinazione le sensazioni sono veramente buone. Molta gente e la gara appare subito ben organzizzata. Agostino mi passa a salutare (come avrà fatto a riconoscermi subito?), poi ognuno ai suoi doveri. Lui a lungo il percorso acon una bandierina, noi a riscaldarci prima della gara.
Siamo un po' fuori zona. Non ci sono le solite facce note dell'ambito comasco-lecchese, per cui i riferimenti in gara saranno pochi.
Al solito il tempo scorre in fretta ed eccoci allineati lungo lo striscione di partenza.
Oggi non sono teso. Bruttissimo segno. Sento anche le gambe piuttosto legnose e cerco di convincermi che è solo una sensazione, che è capitato spesso, che poi passa. Ma mi sto imbrogliando da solo e in cuor mio lo sento. Lo Stambecco invece lo vedo reattivo e sornione. Farà una bella gara, ne sono sicuro. Mi lascio distrarre un po': certo che qui ci sono delle podiste davvero carine (abbiate pazienza...) e il ristoro finale è mica male e.....occacchio si parte!
Iniziano ora i ricordi frastagliati. Cerco di stare davanti, non devo perdere il gruppetto di testa. Lo Stambecco sorpassa, vedo la sua canotta bianca e blu dei Falchi allontanarsi e attaccarsi al gruppetto di testa. Io mi posiziono nel secondo gruppetto staccato di qualche metro.
Tra poco la strada comincia a salire. Si , finalmente, la salita. La mia amata. Non sono un fenomeno, ma mi ci trovo bene, mi piace. So che posso limitare i danni.

E invece no.

E' una legnata. Mi taglia le gambe, il fiato, il morale. Con la grinta a brandelli sento tanti fiati avvicinarsi e tante ombre sfilare di fianco a me. O forse l'ombra sono io? La Salita è una signora, non la si può abbandonare, tradire e rinnegare per mesi come ho fatto io. E ora mi presenta il conto; asino che sono, me lo merito. Vedo per l'ultima volta lo Stambecco sfilare lontano, sempre di più. E per me comincia la lotta. Non ci si ritira, lo giurai anni fa quando cominciai a correre e quando subito capii che non sarei mai stato un vincente, ma che non avrei mai mollato, fino allo stremo. Mi sento un fantasma fino al rettilineo finale, dove racimolo qualche briciola d'orgoglio e umento il passo, ma è un fuoco mdi paglia.
All'arrivo ritrovo lo Stambecco, felice. Quarto classificato in una gara che lo ha visto gareggiare coi primi e persino tentare una sortita, purtroppo non andata a buon fine.
Il ristoro finale mantiene le promesse e, dopo la premiazione ritorniamo a casa.
Peccato. Peccato perchè questo Memorial Max meritava di essere vissuto meglio. Ben organizzato, tracciato splendido, partecipazione ottima sia qualitativamente che quantitativamente e, scusate la venialità, ma di questi tempi non è poca cosa, un costo d'iscrizione quasi simbolico.
Insomma. Una gran bella "garetta".

Alla prossima! E...speriamo con più grinta!

Lo Zio










(la foto è tratta dal sito "One Marathon For Capasso 2005")

4 commenti:

Anonimo ha detto...

allora finalmente sono stato smascherato e fatto uscire dall'isolamento in cui mi ero nascosto, ci avete messo 27 mesi, maledetti ;-)

Anonimo ha detto...

Bravissimo lo stmabecco. complimenti davvero. e tu, asinone, non abbandonare più la signora!
;-)

nicola-mascherato, lo zio ti ha scovato, ma...dicci...lo scialatiello nel piatto di legno...proprio tu con le tue mani l'hai preparato?

Panda

Anonimo ha detto...

Lo zio mi ha trovato, lo so, lo so, cercando mondozio su google, e mi ha trovato perchè io vi linko da un mesetto; non mi fossi esposto non mi avreste trovato chissà fino a quando; i primi a trovarmi son stati gli svizzeri, 4 mesi fa.
Lo scialatiello è mio, e il mattarello pure.

Anonimo ha detto...

"lo zio mi ha trovato, lo so, lo so, cercando mondozio su google"

Colpito e affondato!!!!

Sei stato vittima del mio narcisismo google-iano

Ciaoo, Lo Zio

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