lunedì 14 luglio 2008

Moggio-Artavaggio 2008

“…eravamo quattro amici al bar….”
Gino Paoli


Tuoni lampi, fulmini e saette preannunciano, domenica mattina, una giornata all’insegna del maltempo. Mi faccio però forza e mi alzo alla volta di Moggio, per la 44ma edizione della Moggio-Artavaggio, corsa in montagna organizzata dai “Bocia” di Verano Brianza che con un dislivello di circa 700 mt,. e d un tracciato di crica 4 km è ormai una classica imperdibile nel panorama delle corse in montagna di breve gittata.
Infilo il solito orecchino portafortuna, una nuova bandana a scacchi bianchi e rossi e in breve sono a Moggio, grazie anche alle poche auto che trovo sulla strada. Al ritrovo della gara, presso un bar di Moggio, la situazione è un po’ desolante. Siamo solo in quattro/cinque concorrenti e gli organizzatori paventano un rinvio della gara. Ma ecco che alle 9 la gente comincia ad arrivare, il tavolo delle iscrizioni viene rapidamente imbandito e alle 10 tutti pronti alla partenza.
Gara corta, la Moggio-Artavaggio, ma non per questo facile. Serve forza nelle gambe, perché dopo un breve tratto su sterrato la strada sale su sentiero vero, duro e puro. Io di forza ne sento poca: già non sono un fenomeno, in più una setimana al mare mi ha lasciato una brutta sensazione di gambe legnose. Cerco di difendermi salendo al mio meglio, ma non riesco a trovare una buona densità di corsa.
Davanti Emanuele Manzi (GS Forestale) detta legge, ma dietro di lui incalza un nutrito drappello di Falchi e uno Stefano Butti (OSA Valmadrera) sempre molto combattivo. Gli echi del dopogara raccontano di un Trincavelli (AS Falchi) all’inseguimento di Manzi nella prima parte di gara, ma costretto a cedere posizioni ad un Carlo Ratti (AS Falchi) in rimonta nella seconda parte di tracciato. Terzo incomodo Butti che riesce a completare il podio davanti quindi proprio a Trincavelli e Ardesi (AS Falchi).
Tra le donne invece è Maria Righetti (Lecco Colombo Costruzioni) la vincitrice incontrastata. Sale agile e potente e, nonostante un piccolo contrattempo durante il percorso, trionfa con distacco sulle comunque sempre grandissime Cristina Bonacina (GS Talamona) e Rosita Rota Gelpi (GS Forestale).
Per il sottoscritto gara un po’ opaca, ma senz’altro divertente, un bel ritorno sui sentieri veri dopo tanto tempo e con una bella voglia di correre che si fa sempre più sentire. E infine un ringraziamentoa Giove Pluvio che ci ha dato tregua, per una gara che sarebbe stato un peccato saltare.

5 commenti:

Anonimo ha detto...

La bandana originale è in ostaggio ingiustificato...alla prima occasione te la riconsegno. Non sono riuscito neanche a farle fare un giro in pista...ahimè

Panda

p.s: però quella nuova a pois rossi dovevi prenderla, non a scacchi...ma il tour non ti ha insegnato niente???
;-)

Anonimo ha detto...

grande Zio! Mi sono permesso di pubblicare il tuo bel racconto su asfalchi.it! Alla prossima.
CIAO CIAO

Anonimo ha detto...

......la brutta prova non sara stata colpa della nuova banadana????

Anonimo ha detto...

@Ricky: su Asfalchi? Un onore!
@stambecco: macchè....non è la colpa della bandana....son io che son una pippa......

Anonimo ha detto...

TRA..ZIO MA CHE PIPPA E PIPPA ALLA FINE SEI SEMPRE UN MITO FRA I PIRATIBANDANA......ALèALèALè

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