lunedì 6 ottobre 2008

Berlino Marathon


28 settembre 2008, giorno della nostra quinta maratona, a poco più di 5 mesi dall’esperienza di Rotterdam. Questa volta la città prescelta è Berlino, conosciuta come sede della maratona più veloce al mondo per la sua altimetria praticamente piatta. Così dopo New York, Roma, Venezia e appunto Rotterdam il bilancio Italia/Resto del Mondo torna “straniero”.
L’iscrizione è stato un regalo di compleanno anticipato di Rugy a me e a Zizzo! E vista la “fatica” dei 42 km ovviamente come ricompensa decidiamo di approfittarne per fare qualche giorno di vacanza nella bella città tedesca. Partenza il giovedì sera, così abbiamo 2 giorni di “riscaldamento” in cui maciniamo come al solito parecchi km a piedi ma riusciamo anche a riposare in preparazione alla faticaccia che ci aspetta.
Venerdì mattina subito all’Expo per il ritiro pettorale e pacco gara e qui l’unica delusione della maratona: nessuna maglietta in regalo! Così, anche se per scaramanzia non andrebbe fatto, decidiamo di comprare in anticipo la maglietta del FINISHER, sperando che invece a noi la cosa porti bene!
Sabato giriamo per la città e ci godiamo la maratona degli atleti con i rollerblade.
Domenica mattina è il nostro turno: partenza ore 9, 40.000 partecipanti, temperatura perfetta, cielo senza una nuvola (eh sì, riprendendo una citazione divenuta famosa un paio d’anni fa, varrebbe proprio la pena di dire che “il cielo era ancora azzurro sopra Berlino”), bel percorso e, in perfetto stile “New York“, tanta gente ai bordi delle strade a tifare per tutti: i giornali parlano di oltre 1 milione di persone!
Alla fine tra i professionisti vince il favorito della vigilia, l’etiope Haile Gebrselassie che ritocca con 2h03’59” il record del mondo stabilito sempre qui lo scorso anno.
Nella gara fra noi comuni mortali invece come al solito Rugy è in fuga … alla fine sarà un ottimo 3h05’! Io reggo bene fino al 31° km, poi crisi a schiena e gambe, ma lo Zizzo non mi molla e, dopo uno spettacolare ultimo chilometro che, passando sotto la Porta di Brandeburgo, ci catapulta sotto l’arrivo, tagliamo insieme il traguardo in 3h29’!
E alla fine ci torna in mente quanto stava scritto su un cartello di una giovane tifosa ai bordi delle strada che diceva “Run for your life”: per noi la corsa è questo, una storia di divertimento ed amicizia come vogliamo e speriamo resti per molto tempo.
E così ci siamo già prefissati il prossimo obiettivo: Parigi 2009 … ma questa è un’altra storia che speriamo di raccontarvi presto!
Ricky e Ruggero Forni

1 commento:

Anonimo ha detto...

Caspita, complimenti!

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