lunedì 10 novembre 2008

21a Sgambata Maggianico-Camposecco

Non ci si lasci ingannare dal nome da corsa paesana. La Maggianico-Camposecco è un piccolo gioiello organizzato dall'Associazione Proletari Escursionisti di Lecco. Gara di corsa in salita e discesa, su tracciato di 8km, è diventata ormai un classico di fine stagione per gli atleti della zona. Quasi 120 gli atleti che hanno preso il via e molto alto il livello degli atleti in gara, tra cui l'eccellenza della corsa in montagna italiana: Marco De Gasperi ed Elisa Desco ; ma anche i campioni di skyraid Fabio Bonfanti e Paolo Gotti, senza dimenticare i sempre inossidabili Paolino Colombo, Carlo Ratti, i fratelli Conti, il dottor Cappello, Dario Fracassi e Marco Castelnuovo (tanto per citarne alcuni).
Ma quest'anno questi atleti, con tutti gli altri, hanno dimostrato qualcosa in più della prestazione sportiva fine a se stessa, qualcosa di più profondo, che va ben oltre. L'intero ricavato della manifestazione infatti è stato destinato al G.I.M.S. per inziative benefiche in Eritrea, in memoria di Adelfio Spreafico, recentemente scomparso.
E, in una giornata di tregua dal maltempo, la gara ha brillato. Dopo una partenza compatta Marco De Gasperi e Alex Baldaccini hanno dettato legge in salita, ma poco dietro Paolino Colombo ha cercato di giocarsi il tutto per tutto con le sue spettacolari doti di discesista. Alla fine le prime tre posizioni resteranno consolidate con De Gasperi e Baldaccini che tagliano il traguardo mano nella mano, mentre, dietro Colombo, sfilano in rapida successione Carlo Ratti, Paolo Gotti e Fabio Bonfanti. Il podio femminile invece ha visto trionfare Elisa Desco, seguita da Elisa Buzzoni e Raffaella Colzani.
Per quanto riguarda il sottoscritto...bhe...che dire? Prestazione mediocre a livello assoluto, ma a livello di sensazioni finalmentele gambe cominciano un po' a risvegliarsi sia in salita che (incredibile a dirsi) in discesa. Ma, a parte la gara, è rimasta una bella sensazione dentro, è una cosa che non capita spesso ed difficile da raccontare. Ma chi c'era sa cosa intendo.
Lo Zio
Nota: il racconto della gara è basato sul resoconto di Dario Fracassi su www.asfalchi.it Per le classifiche cliccare qui (da www.asfalchi.it)
Foto http://www.valetudoskyrunningitalia.com

2 commenti:

Anonimo ha detto...

E comunque dalle foto allegate all'articolo si vede la differenza tra un atleta serio e un appendiabiti ambulante......

Anonimo ha detto...

ehi ...voi due...è inutile quella mano sul polso alla ricerca dell'oggetto del desiderio...il GARMIN ce l'ha solo LUI

Panda

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